Vietnam: Il Canto Nascosto

L'essenza inedita tra passato, sapori e la forza della gente

Popoli dell’entroterra: custodi di identità

Nelle province montane del Nord e nel cuore delle Highlands centrali, vivono decine di gruppi etnici (Hmong, Dao, Thai, Tày, Nùng, M’Nông, e altri), ciascuno con lingue, abiti, credenze proprie. Parlano di antenati, degli spiriti della foresta, di stagioni — quelli che regolano il loro calendario agricolo — di canzoni improvvisate all’imbrunire.

Non sono “attrazioni”: sono comunità vive. Nei villaggi remoti, la casa su palafitte protegge dal freddo e dall’umidità; i tetti in lamiera o in foglie, i pavimenti spesso sollevati; il raccolto non è solo cibo, ma anche occasione per rituali, feste, per tramandare le storie.

Coltivazioni che raccontano la terra

In quelle alture dove la nebbia sfiora le foglie al mattino, la terra è la base della vita: riso terrazzato, mais, patate dolci, erbe medicinali, tè d’alta quota.

  • In province come Lai Châu, le comunità Hmong, Dao, Thai stanno trasformando le proprie coltivazioni: non più solo per sussistenza, ma con cooperazione, branding, commerci, confezionamenti, persino vendita online. Báo Công Thương

  • Nell’area di Kon Tum, si sperimentano coltivazioni intercalate (macadamia, ananas, zenzero) che aumentano il valore economico del raccolto e riducono l’impatto sull’ambiente.

  • Queste coltivazioni non servono solo a sfamare: sono anche mezzo per restare, restare legati alla propria terra, preservare foreste e ecosistemi, e mantenere le lingue e le tradizioni vive.

Artigianato: memoria, arte quotidiana

L’artigianato è il filo invisibile che unisce passato e presente. Tessuti ricamati, broccati, intarsi, oggetti in bambù e in rattan, coltelli forgiate, scialli dipinti a indaco, decorazioni che raccontano la vita, i sogni, la natura attorno.

  • I villaggi H’Mong hanno artigiani che creano costumi tradizionali, ricami e broccati che servono non solo per cerimonie ma anche per mercati, per turisti, per uso personale.

  • In regioni dove si produce seta, la coltivazione del gelso, l’allevamento dei bachi, la tessitura sono legati alla vita quotidiana. Anche agricoltura e artigianato si intrecciano: foglie di gelso per alimentare bachi da seta, scarti di produzione che diventano materia per oggetti artigianali.

Un Vietnam in trasformazione

Tutto questo — coltivazioni, artigianato, identità dei popoli — non è statico. Cambia, evolve. Con i giovani che imparano a confezionare le erbe, a mettere etichette, a spedire via internet. Con cooperatives che cercano di preservare la biodiversità e allo stesso tempo di far arrivare i prodotti nei mercati cittadini o internazionali. Con programmi che mirano a sostenere l’agricoltura sostenibile, migliorare infrastrutture, dare voce e risorse alle comunità montane.

C’è un Vietnam che non compare nelle brochure: quello delle voci, dei gesti, delle mani che intrecciano, dei campi in alta montagna, dei popoli che sorridono non per la fotocamera, ma per il semplice fatto di condividere un tè, una storia, un pezzo della loro vita.

Un Vietnam che svela, che sorprende

Se guardi oltre la cartolina, scopri che il Vietnam è terra di mani antiche che continuano a creare, di fiori di tè che sbocciano appena sotto le nubi, di artigiane che ricamano storie sul tessuto, di coltivatori che comprendono che la ricchezza non è solo nel prodotto ma nel modo in cui lo curano, lo condividono.

Perché il bello non è solo nel paesaggio perfetto, ma nel dettaglio: nella stoffa che profuma di indaco, nel raccolto che è festa, nel sorriso che nasce dal condividere un mestiere antico.

Vietnam: Oltre la Cartolina

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H’Mong che creano costumi tradizionali

Gruppo etnico Hmong

Provincia di Lai Châu

Cooperatives per la biodiversità

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